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Mun, Albert de.

Uomo politico e sociologo francese. Appartenente a una famiglia dell'aristocrazia, fu ufficiale dell'esercito e, con il grado di tenente, partecipò alla guerra franco-prussiana del 1870. Ritornato a Parigi, partecipò alla repressione della Comune e promosse la fondazione del movimento cristiano-sociale francese. Con la collaborazione di M. Maignon e del marchese de la Charce, nel 1871 fondò la società Oeuvre des Cercles catholiques d'Ouvriers, con il proposito di restaurare l'unità dell'antica Francia sotto una Monarchia cristiana e di istituire una struttura industriale di tipo corporativo sotto il patrocinio dello Stato. I circoli operai cattolici si moltiplicarono rapidamente e già nel 1875 se ne contavano oltre 150. All'inizio il suo movimento fu fortemente ostile al laicismo della Terza Repubblica e quando nel 1876 M. divenne deputato al Parlamento, appoggiò il generale Boulanger, esercitando una notevole influenza sulla giovent- cattolica attraverso la rivista "L'association catholique". Più tardi, aderendo alle sollecitazioni del papa, finì con l'accettare la Repubblica e nel 1891 diede il suo sostegno all'enciclica Rerum Novarum. Si distinse poi come antidreyfusiano, in occasione dell'affare Dreyfus. Tra le sue opere: La legge dei sospetti (1900), Contro la separazione (1905), La mia vocazione sociale (1908), Lotte di ieri e di oggi (1902-10), La conquista del popolo (1910), L'ora decisiva (1913). Numerosi scritti sparsi furono raccolti nell'opera in otto volumi: Discorsi e scritti vari (Lumigny, Seine-et-Marne 1841 - Bordeaux 1914).